COMUNICATO STAMPA FEDERALBERGHI: SOMMERSO TURISTICO ANCORA IN CRESCITA: OCCORRONO PIÙ REGOLE - 25 settembre 2018

Sommerso turistico ancora in crescita: occorrono più regole.

Una nuova fotografia sul fenomeno Airbnb è stata consegnata al ministro Centinaio. Nel Varesotto l’offerta è cresciuta dell’86% in due anni. Per Federalberghi è necessario intervenire per tutelare consumatori e concorrenza

 

Varese - Ad agosto 2018, in provincia di Varese, risultavano disponibili su Airbnb 1.913 alloggi, in crescita dell’ 86% rispetto ad agosto 2016, quando gli alloggi pubblicizzati raggiungevano le 1.028 unità. La cifra fa parte di una elaborazione Federalberghi / Incipit srl su dati Inside Airbnbche riporta l’attenzione sul fenomeno del sommersolegato all’uso turistico delle abitazioniprivateche è andato assumendo, nel corso degli anni, dimensioni sempre maggiori. Un fenomeno contro il quale Federlaberghi, sia a livello nazionale che locale, ha più volte preso posizione per chiedere regole chiare e un maggior controlloda parte delle autorità competenti, a tutela della concorrenza leale, ma anche della sicurezza di turisti e cittadini. Proprio oggi, martedì 25 settembre, i dati del rapporto sull’abusivismo nel nostro Paese sono stati consegnati a Roma al ministro Gian Marco Centinaio. 

L’ultima fotografia 

I dati parlano chiaro e soprattutto tolgono ogni dubbio sulla natura del fenomeno: si tratta infatti nella gran parte dei casi di attività economiche a tutti gli effetti, gestite senza sottostare alle regole del gioco in fatto di adempimenti burocratici e fiscali, con la conseguente penalizzazione delle attività alberghiere ed extralberghiere regolarche quegli stessi obblighi sono tenute a rispettarli, agendo alla luce del sole e nel rispetto della legalità.  Qualche dettaglio? Nella nostra provincia ci sono 1.437 annunci, pari al 75,12% del totale, che sono riferiti ad interi appartamentie ciò dimostra che, nella stragrande maggioranza dei casi, nonsi tratta di autentiche situazioni di sharing economyin cui si condivide l’esperienza con il titolare, ma di vere e proprie attività economiche. Inoltre, sempre nel Varesotto, sono 1.278 (66,81%) gli alloggi disponibili per più di sei mesi, il che rende evidente che non si è di fronte ad attività occasionalicome invece dovrebbe essere. Infine1.209 alloggi (pari al 63,20%) sono gestiti da host che mettono in vendita più di un alloggio: anche questo dato evidenzia che spesso non si tratta di forme di integrazione al reddito di privati cittadini, ma di veri e propri attori che agiscono sul mercato.   

La posizione degli albergatori

È evidente come sia ormai necessario stabilire regole uguali per tutti anche nell’interesse della tutela del consumatore e dell’equità fiscale. «Da anni - afferma il presidente di Federalberghi Varese, Frederick Venturi- la nostra organizzazione si sta battendo contro questo fenomeno che porta con se’ diverse conseguenze: non solo infatti distorce la concorrenza, creando anche situazioni di lavoro nero, ma indebolisce l’indotto arrivando a provocare minori introiti all’erario. Per non dimenticare che, a causa della mancata registrazione degli ospiti, si aumenta l’insicurezza per i cittadini».  

 A quest’ultimo proposito va ricordato che Regione Lombarda, proprio per contrastare l’abusivismo nelle locazioni brevi, da gennaio di quest’anno ha imposto per case vacanze e affitti brevi il Cir, ovvero il Codice Identificativo di Riferimentoal fine di permettere l’emersione del fenomeno e come garanzia di trasparenza per turisti e cittadini. 

 «Tale provvedimento, che è stato recentemente prorogato  al primo di novembre - si allinea al trend affermatosi a livello europeo ed internazionale rispetto a uno sviluppo sano e corretto della sharing economy, che non può significare elusione delle regole.Quello che noi chiediamo è che ci siano leggi e regole chiare e valide per tutti, per evitare comportamenti che danneggiano la concorrenza».

Federalberghi Varese
Tel.0332.335.550 Fax.0332.330.559
web site: www.federalberghivarese.it

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